Sunday, December 9, 2007

The Beautiful Things that Heaven Bears

The Beautiful Things that Heaven Bears, by Dinaw Mengestu, is the captivating story of Sepha Stephanos, an immigrant who fled Ethiopia during the Red Terror just after the murder of his father by revolutionaries and – seventeen years later – is struggling to make a new life as the owner of a grocery store in a poor (but gradually changing) neighborhood in Washington, D.C.

He and his two African friends, Joseph, a waiter from the Democratic Republic of Congo and Kenneth, an engineer from Kenya, spend their free time together, drinking, playing a game of naming all coups and dictators in Africa, sharing feelings of frustration, isolation and nostalgia for their home continent. While Kenneth is determined to reach his own American dream, by taking very seriously his engineering job and Joseph continues to cultivate his intellectual and cultural interests, Sepha finds in Judith – the first white person to move into the neighborhood – and in her biracial daughter Naomi friendship, love and the hope that his life might finally change.

Past and present alternate in the different chapters of the book, building a story of exile, family love and isolation. There are flashbacks of Sepha’s and his family’s life in Ethiopia, of his beginning in DC with Uncle Berhane , of his first job as a waiter with his two friends and of the ups and downs of his grocery store. And then, the final disappointment, when Judith – whose car had been broken in with a brick and whose house was burnt down in a gesture of rebellion against the gentrification of the neighborhood– leaves the area for good.

The story is told with humor and a depth of feeling, which make it a wonderful and captivating reading. The book takes its title from the final verses of Dante’s Inferno, which Joseph declares to be “the most perfect lines of poetry ever written”:

“Through a round aperture I saw appear,
Some of the beautiful things that Heaven bears,
When we came forth, and once more saw the stars.”

A passage that, Joseph says, “no one can understand like an African because that is what we lived through. Hell everyday with only glimpses of heaven in between.”

Saturday, November 17, 2007

PROTAGONISTA: IL LIBRO

HOBART, nella regione dei monti Catskill, a tre ore di macchina da New York, e’ un villaggio come tanti altri nell’America rurale: qualche centinaio di abitanti,un”diner”, un negozio che vende un po’ di tutto, una sola industria (prodotti farmaceutici), poi tante fattorie sparse tutt’intorno. Il tutto inquadrato da una natura quasi incontaminata, gelosamente protetta dalla citta’ di New York, la cui acqua potabile proviene direttamente dai bacini a dai fiumi che attraversano la regione.

Eppure qualcosa di speciale Hobart ce l’ha: decine di migliaia di libri, nuovi, usati, rari e d’antiquariato e sei librerie, riunite in un”villaggio del libro”, che si ispira al piu’ conosciuto Hay-on-Wye nel Galles.

Nato cinque anni fa all’iniziativa di un gruppo di abitanti del luogo e di newyorkesi, regolari frequentatori della regione, tutti amanti della cultura ed appassionati di libri, il villaggio di Hobart propone un po’ di tutto per tutti i gusti: dai grandi classici della letteratura inglese, alla poesia, al teatro, a testi storici, biografie, romanzi, gialli, libri d’attualita’, letteratura per bambini e ragazzi e poi volumi antichi di notevole valore ed opere di autori da tutto il mondo, in inglese ed altre lingue, italiano compreso.

Idea del passato incentrata su un oggetto, il libro, ormai superato? Concorrenza impossibile con le grandi catene di librerie (cosiddetti “big Boxes’ – scatoloni) e soprattutto con Internet? Forse. Ma per chi ha la passione del libro e ama rovistare per ore tra scaffali e scaffali, da un negozio all’altro, alla ricerca di quel libro speciale, quella prima edizione di cui si sono perse le tracce o di quel libro che si aveva una volta e poi si e’ perso, Hobart offre un’alternativa piacevole e rara negli Stati Uniti.

Per le librerie del villaggio, il libro e’ al centro di un progetto culturale e di sviluppo della comunita’ locale. I numerosi artisti che vivono e lavorano nei dintorni di Hobart hanno l’occasione, due volte l’anno, durante l’”Art Walk”, di esporre le loro opere nelle librerie, mentre gli scrittori locali animano giornate di lettura delle loro opere. Ci sono poi seminari per scrittori, esperti o dilettanti, conferenze sui temi piu’ svariati (dalla “Via della seta” alla flora locale, ad avvenimenti storici o d’attualita’), serate di lettura di opere letterarie e poetiche. Una giornata a tema dedicata alla Finlandia ha proposto la lettura di autori finlandesi, un film documentario, musiche si Sibelius e specialita’ culinarie. Una giornata dedicata agli scrittori dell’Europa orientale e’ in programma per la primavera 2008, all’occasione della presidenza slovena dell’Unione Europea.

Ogni libreria ha caratteristiche proprie. “Bibliobarn”, la prima ad aprire, a pochi chilometri dal centro del villaggio, occupa un antico fienile ed offre piu’ di 50.000 volumi. Di che perdersi tra libri di tutti i tipi e tutti i gusti

.Libri rari e d’antiquariato sono la specialita’ della libreria “WH Adams”, situata su Main Street. Per gli amanti dei classici ci sono libri in latino e in greco antico; questi ultimi rivelano la passione del proprietario che, al termine di una carriera come medico, ha deciso di studiare da autodidatta il greco antico ed ora traduce per hobby i grandi autori. Qualche esempio di libri che vi si trovano: le Metamorfosi di Ovidio, in latino, pubblicato a Venezia nel 1740; Quintiliano, in latino, Padova 1736; le traduzioni in inglese, realizzate da Hoole, dell’Orlando Furioso (:Londra 1799) e della Gerusalemme Liberata (Londra 1803).

“Hobart International Bookport”, anch’essa su Main Street, e’ specializzata in “autori dal mondo”, con libri tradotti in inglese o in lingua originale. Vi si trovano classici italiani, francesi e tedeschi e una selezione di opere di autori africani, asiatici e latino americani, oltre che naturalmente europei. Una sezione e’ dedicata ai vinvitori del premio Nobel per la letteratura. Un locale e’ interamente riservato ai libri di storia.

L’adiacente “Library Shop” e’ specializzata in libri gialli, biografie, libri di cucina e letteratura per ragazzi. Nella libreria troneggia un “harpsichord” con cui il proprietario (musicista di formazione e restauratore di mobili di professione) improvvisa concerti di musica classica.

Infine il “Book Mart”: concepita come un spazio per diversi venditori, e’ una “multilibreria”, che affitta scaffali a privati e a librerie il cui negozio si trova in localita’ piu’ lontane e che dispone di aree di esposizione per artisti e per prodotti locali. All’interno del Book Mart si trova anche la libreria “Blenheim Hill” (12.000 libri di generi vari) ed il bar “Cook the Books”, che propone caffe’, te’ biscotti e dolci.

Per il futuro, ci sono progetti per una galleria d’arte e un negozio d’antiquariato. E poi forse un’altra libreria ed un spazio multiculturale (teatro, musica, artigianato). Insomma, il libro e’ vivo a Hobart e porta con se’un’incoraggiante rinascita culturale.

Wednesday, November 14, 2007

WELCOME !

The Hobart International Bookport specializes in modern literature from the world.

Located in the heart of the Hobart Book Village (www.hobartbookvillage.com) in Hobart, NY, it offers a selection of used and new books by well-known international authors, both in English and in foreign languages.

Visit our website (www.hobartbookport.com) and send us your comments on the books by the international authors we carry in our bookstore. Your views and suggestions are welcome!